GIANNI CAIONE – Bes e Attività motorie inclusive

21.00

L’aumento di alunni con Bisogni Educativi Speciali, in particolare frequentanti la scuola secondaria di I e di II grado, ha determinato un maggiore impegno formativo dei docenti, chiamati a conoscere, interpretare e adattare i parametri teorici fissati a livello programmatico, assumendosi la responsabilità di essere, spesso, pionieri della sperimentazione su campo di un modello teorico estremamente strutturato.

Di fatto, se da una parte la normativa nazionale ha agevolato l’erogazione di risorse anche per la formazione qualificata nell’ambito dei bisogni educativi, dall’altra l’adeguamento delle competenze specifiche ha richiesto un impegnativo e rapido processo di rinnovamento delle skills.

Per rispondere agli standard e obiettivi richiesti attualmente, in questo articolato scenario di principi e norme che vede la comunità scolastica attenta alle caratteristiche individuali, sia nel caso delle difficoltà che nel caso della variabilità “normale” ed eccezionale, i docenti si trovano quotidianamente ad affrontare problematiche delicatissime.

In questo complesso scenario, quindi, per i docenti tutti diventa fondamentale una globale riflessione sull’essere professionista dell’educazione e su quali possono essere le soluzioni concrete per “delineare meglio il rapporto tra l’innovazione introdotta e la permanente necessità di un programma che si proponga di abbattere le differenze tra contesti scolastici, culturali, economici e sociali differenti”.

BES & Attività Motorie Inclusive intende proporsi come un funzionale strumento di supporto teorico e operativo per agevolare gli educatori nell’adozione di corretti approcci metodologici e nell’applicazione di soluzioni pratiche, atte a integrare la programmazione scolastica, ottimizzando i tempi per il raggiungimento di risultati, assicurati anche dalla proposta di protocolli ampiamente testati nel campo della ricerca scientifica.

Il volume è stato concepito come un manuale, dal taglio divulgativo e di semplice consultazione, utile a suggerire procedure che, partendo da un analitico excursus di approfondimento delle vigenti normative di riferimento e sugli strumenti disponibili, declina gli obiettivi programmatici attraverso una guida alla sperimentazione diretta di sistemi di osservazione, valutazione e intervento.

Protocolli mirati al perseguimento del successo formativo delle alunne e alunni con bisogni educativi speciali, validati, presunti o non ancora diagnosticati, temporanei o permanenti, corredati da test e proposte operative che possono contribuire allo sviluppo partecipativo della cultura e della pratica motoria e sportiva, nella routine scolastica del gruppo classe. Supporti facilitanti per gli educatori fornendo adeguati strumenti per interagire in maniera strutturata e sinergica negli interventi dello svantaggio scolastico intercettando i bisogni formativi speciali dei singoli alunni.

Nella contemporanea Scuola 4.0 – focalizzata sulla mission di garantire una proposta di istruzione di qualità per tutti i piccoli e giovani cittadini, senza limiti di condizioni psicofisiche, economiche e culturali, favorendo il riconoscimento e valorizzazione delle proprie inclinazioni e potenzialità – ogni singola esperienza locale deve essere concepita come importante parte di un laboratorio didattico permanente per una macro-ricerca educativa partecipata e condivisa su scala nazionale. Un organismo in costante evoluzione, in cui ogni docente ha uguale peso specifico nel conferire l’energia propulsiva che partecipa attivamente al complessivo miglioramento dell’attuazione di logiche veramente inclusive, a beneficio dell’intera comunità.

In quest’ottica, quindi, soprattutto i docenti di Scienze Motorie, devono aspirare ad occupare un più ampio spazio nel potenziare i nuovi percorsi collaborativi, attraverso il contributo specifico di competenze disciplinari nel settore dello sviluppo psico-fisico.

In altre parole, è tempo di avviare meccanismi di empowerment e superare definitivamente i residui di vecchi stereotipi pregiudiziali, che assegnavano un valore gerarchico d’importanza alle varie discipline d’insegnamento, potenziando il ruolo dell’educazione fisica e delle scienze motorie e sportive nei più generali processi di formazione.

Oggi approfondire le opportunità metodologiche e rinnovare gli strumenti didattici è l’imperativo categorico per veicolare l’idea che la centralità del corpo, nell’esplorazione e nella rappresentazione del mondo, è una modalità fondamentale dell’apprendimento, della piena valorizzazione di sé.

Corpo e movimento, attività motoria e, quindi, scienze motorie e sportive sono base e frutto delle interazioni tra soggetto e oggetto, persona e mondo. Favoriscono incontri e integrazioni continue, attraverso le aree di prossimità di tipo soggettivo, oggettivo, interattivo e intersoggettivo; utilizzano forme diversificate di mediazione e mettono in luce le caratteristiche e le varie forme dell’intelligenza, a partire da quella basica e motoria, coltivandone alcune per opzioni ed orientamenti personali, comprendendo e perseguendo, dunque, il proprio compito di sviluppo. Gioco e sport costituiscono contesti culturali fondamentali dell’esperienza umana perché fanno leva sull’azione motoria e sono rilevanti nello sviluppo di processi mediatori.

Questo volume, mira proprio a offrire un modello di riferimento per stimolare, o meglio ispirare, l’autonomia espressiva e creativa dei docenti, nella convinzione che solo lo sviluppo di un lavoro dinamico, personalizzato e condiviso, può trasformare il disorientante peso di nuove responsabilità in formidabili opportunità di crescita professionale, personale e, in conseguenza, di emancipazione collettiva.

Si tratta di alimentare quell’impulso emozionale/motivazionale, necessario a rivendicare la centralità delle Scienze Motorie e dello Sport nel rilancio di efficaci percorsi inclusivi che vedono, sia i docenti curriculari che di sostegno, in prima linea nell’attuazione di quelle nuove strategie “multidimensionali”, richieste dall’ecosistema educativo del futuro.

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